Mal di denti
Le cause che lo determinano sono ovviamente diverse. Nella pratica l’intervento naturale ed omeopatico è spesso efficace, ma soprattutto, in un bilanciamento delle terapie fatto con buon senso, ci si accorge che persone già rimpinzate, senza alcun effetto, di tonnellate di Novalgina, Saridon e tutti gli altri analgesici possibili, iniziando l’assunzione corretta dei rimedi omeopatici, tornano sensibili ai farmaci prima inefficaci, e riescono magari a superare bene la notte già prevista insonne.
Inversamente, l’uso dei rimedi omeopatici, iniziato con prontezza, può rendere inutile il ricorso al farmaco allopatico, e qualora invece fosse necessario per dolori intensissimi, ne consente un uso molto ridotto.
I rimedi indicati vanno assunti alla 7 CH o alla 30 CH, prendendone 3 granuli anche ogni 10-20 minuti in fase iniziale, e riducendo poi gradualmente la frequenza di assunzione.
Chamomilla: è uno dei rimedi più utile quando il dolore compare dopo aver mangiato dei cibi caldi, oppure peggiora comunque a contatto con il calore locale e con la pressione; in genere il “sofferente” è estremamente irritabile e non sopporta niente e nessuno; se si tratta di un bambino piccolo, questo si tranquillizza un po’ se viene cullato e trasportato in giro tenuto in braccio: se lo si distende di nuovo sul lettino, riscoppia immediatamente a piangere.
Aconitum: dolore improvviso, insorto dopo esposizione al vento freddo.
Coffea cruda: i dolori sono peggiorati dal caldo sia ambientale che locale, ma migliorano lasciando sciogliere del ghiaccio in bocca, oppure facendo degli sciacqui di acqua fresca.
Pulsatilla: anche in questo caso il dolore insorge, o peggiora, con il caldo, e migliora con il fresco e stando all’ aria aperta; stare in una stanza calda è insopportabile.
Belladonna: dolori improvvisi, pulsanti, migliorati da applicazioni calde; la bocca è molto secca.
Plantago: estrema sensibilità al contatto e al freddo, con sensazione che il dente malato sia più lungo degli altri.
Bryonia: si usa quando il dolore migliora standosene fermi distesi con la guancia che preme sul cuscino.
Phytolacca: da usare quando durante la dentizione, il piccolo cerca di mordere qualcosa per migliorare il dolore delle gengive.
È sicuramente utile valutare anche le voci Nevralgia e Nevrite, mentre i rimedi indicati per i dolori causati da un ascesso, sono descritti appunto alla voce Ascesso.
In caso di estrazione dentale, si veda quanto detto alle voci Operazioni chirurgiche e Emorragie, mentre la paura di andare dal dentista si affronta anche con Phosforus 7 CH e con Gelsemium 7 CH.
Il fastidioso spasmo di deglutizione che si presenta ugualmente, nonostante si sia seduti sulla poltrona con due o tre aspiratori di saliva che agiscono in contemporanea, può essere affrontato prendendo Hyosciamus niger 15 CH, tre granuli 3-4 volte al giorno, dal giorno precedente la seduta, associandovi comunque dell’estratto fluido di Biancospino, nella misura di 10 gocce durante i tre pasti, per i due/tre giorni precedenti l’estrazione dentale.
Contro il dolore, si possono prendere due chiodi di garofano e porli a diretto contatto del dente o della gengiva dolente; sono pieni di un olio essenziale con attività anestetica, e nel giro di qualche minuto portano un giovamento.
In caso di ascesso, si faranno inoltre delle pennellature locali con Propoli al 20%, mentre per disturbi gengivali si utilizzerà la TM di Plantago major, sia per spennellature locali, sia per una abitudine quotidiana, facendone uno sciacquo con 20 gocce in mezzo bicchiere d’acqua; è un ottimo metodo per ridurre le malattie gengivali, anche come prevenzione.
Si veda anche quanto detto alle voci Piorrea e Carie dentaria.