Intossicazione alimentare
Al di là del fatto acuto legato con sicurezza alla ingestione di un determinato cibo, è utile valutare anche quanto detto a proposito delle Intolleranze alimentari e, più specificamente, alle voci Allergia, Indigestione e Diarrea.
Tutti questi rimedi possono essere assunti alla diluizione 5 CH, nella misura di 3 granuli ogni 10-20 minuti in fase acuta, per ridurre poi la frequenza di assunzione concordemente al miglioramento ottenuto.
Anche in presenza di fatti tossici molto gravi, con perdita intensa di liquidi, febbre, ecc., è di enorme utilità provvedere comunque alla somministrazione dei rimedi, nell’attesa di una consulenza medica o del trasporto in ospedale: l’organismo in questo modo inizia già a disintossicarsi, e qualsiasi intervento successivo è più agevole.
Nux vomica: per quantità eccessiva di cibo o di alcool; le buone forchette la possono usare anche in senso preventivo.
Arsenicum album: dovuta a carni o salumi avariati.
Belladonna: intossicazione alcolica con delirio improvviso; pupille dilatate.
Homarus: per l’orticaria dopo aver mangiato il pesce; in caso di pesce avariato, va alternato ad Arsenicum.
Fragaria vesca: per l’orticaria dovuta alle fragole.
Pulsatilla: intossicazione da gelati, da creme o da altre sostanze grasse; indigestione da frutta.
Ledum palustre: antagonizza gli effetti della sbornia da whisky.
Natrum muriaticum: da usare dopo le indigestioni d’acqua.
Agaricus muscarius: intossicazione da funghi velenosi. Iniziarne la somministrazione e raggiungere al più presto un ospedale.
Veratrum album: da usare negli stati di collasso da intossicazione; c’è senso di freddo, svenimento e sudore ghiacciato sulla fronte; vomito, diarrea e crampi alle gambe; sete intensa.
Lycopodium: da associare ad Homarus nelle intossicazioni dovute ai frutti di mare.