Geloni
Nei periodi freddi i geloni tornano spesso a farsi vedere. Molti ritenevano i geloni una malattia antica, scomparsa con l’evoluzione verso la “civiltà”, ma il peggioramento di alcuni aspetti nutrizionali facilita oggi la loro comparsa.
Spesso il problema si affianca a ragadi e screpolature e queste fastidiose fissurazioni e irritazioni delle dita sembrano guarire con molta difficoltà.
Una corretta prevenzione li può prevenire, ma è importante sapere anche come trattarli quando si presentano.
Appena compare una ragade o una screpolatura da freddo sulle dita è importante anche il trattamento locale. Oltre all’uso locale di una crema lenitiva e riparativa, come ad esempio Ciderma, un bravo erborista e un bravo farmacista saranno sicuramente in grado di prepararvi una miscela di Olio di iperico 26 ml, Olio Essenziale di Melaleuca 2 ml, e Olio di Lavanda 2 ml, da applicare localmente anche 3-4 volte al giorno.
L’olio di iperico ha fin dalla antichità una nota azione vulneraria (serviva a sanare le ferite dei combattenti in epoca preantibiotica, e lo stesso vale per l’olio essenziale di Lavanda, mentre l’OE di melaleuca ha azione naturale di tipo antisettico e antibiotico).
In relazione ai sintomi presentati saranno utili gli stessi prodotti indicati a volte per l’eczema e per le ragadi. Potranno essere utilmente associati ad Histaminum 12 CH (3 granuli 2 volte al giorno, con azione antinfiammatoria) del Nitricum acidum 9 CH (stesso dosaggio, indicato quando le lesioni sulle dita sono quasi come dei tagli fatti a coltello, cioè delle vere e proprie ragadi) oppure dell’Arsenicum album 5 CH (stesso dosaggio, quando c’è intenso desiderio di calore locale e la pelle ha intorno una sorta di screpolatura e di sollevamento in scagliette) oppure della Pulsatilla 9 CH (il gelone dà fastidio e duole soprattutto al caldo, mentre al freddo “si comporta bene”). In fase acuta immediata, quando cioè le lesioni si stanno formando, questi rimedi possono essere utilizzati anche per 5-6 volte al giorno, riducendo poi la frequenza di assunzione con il miglioramento ottenuto.
In casi particolari, l’associazione eventuale di 2-3 perle di olio di Ribes nero contribuisce alla azione antinfiammatoria.
Una zona di un dito si arrossa e duole. Prima pulsa, poi si stabilizza evidenziando una zona arrossata, un poco indurita e generalmente dolente. Non si tratta di un dolore acutissimo ma è fastidioso e duole al contatto e al movimento.
Il freddo è ovviamente la causa principale e scatenante, ma a volte basta una forte differenza di temperatura per provocarli. Mettere ad esempio le mani nell’acqua calda quando si è preso molto freddo all’esterno è uno dei modi per scatenarli. Tra le cause interne invece consideriamo la carenza di Vitamina D3, la carenza di Omega 3 alimentari e una condizione di infiammazione preesistente (ad esempio una infiammazione da cibo).
È indicata l’utilizzazione di Vitamina E (400 UI al giorno) e l’utilizzazione di acidi grassi Omega 3 (1 perla al giorno di Olio di Perilla da 750 mg, e fino a 3 in casi acuti) come pure è benefica l’utilizzazione di Oli di pesce.
Per i geloni si userà comunque Pulsatilla 5 CH se i geloni peggiorano stando al caldo, e Agaricus 5 CH se i geloni, soprattutto ai piedi, al caldo invece migliorano; entrambi alla dose di 3 granuli per 3-4 volte al giorno.
Localmente si userà della pomata alla Calendula, e se i geloni tendono a fissurarsi, della TM, sempre di Calendula oppure una preparazione di Olio di iperico o una applicazione di una crema come Ciderma.
Persone che ripetano frequentemente geloni hanno la necessità di valutare la loro possibile condizione di infiammazione da cibo (intolleranze alimentari). Segnaliamo che alcuni cibi grassi come i pesci e il rosso d’uovo (ricchissimo di Vitamina D3) e i semi oleosi (noci in particolare) sono gli alimenti più indicati per una giusta azione preventiva.
Pulsatilla 5 CH se i geloni peggiorano stando al caldo, e Agaricus 5 CH se i geloni, soprattutto ai piedi, al caldo invece migliorano; entrambi alla dose di 3 granuli per 3-4 volte al giorno. Ad entrambi si può associare Histaminum 9 CH.
L’uso dell’olio di Perilla (2 capsule da 750 mg al giorno fino a qualche giorno dopo la scomparsa) e dell’Olio di Ribes nero (3 perle da 1 g al dì) sono indicati per il trattamento. Localmente Crema alla calendula, oppure una crema come Ciderma (Boiron) ed eventualmente dell’olio di iperico.
Al di là di quello che viene indicato per difendersi dai virus invernali, la somministrazione di alcuni minerali (tra cui soprattutto Zinco, Rame e Cobalto) e di Vitamina C, porta la pelle ad una migliore resistenza alle lesioni. Oximix 1+ (1 dose al dì come prevenzione) e Stimun-Ox 800 (1 capsula al giorno) sono tra gli integratori più indicati.
Una corretta nutrizione è la base della prevenzione di questo disturbo. Controllando l’infiammazione da cibo (intolleranze alimentari) e l’apporto di grassi sani (oli di pesce, Vitamina D3) si fa già moltissimo per impedire la comparsa di questi fastidi. L’uomo infatti correttamente dotato di minerali e vitamine difficilmente si ammala di geloni, anche se si espone al freddo.