Gastrite

Sinonimi: Mal di stomaco, Ulcera, Duodenite
di Attilio Speciani - Allergologo e Immunologo Clinico

Con questo termine vogliamo indicare diversi tipi di disturbo, tutti riferiti a fastidi e bruciori allo stomaco, o almeno in quel punto in cui quasi tutti credono di avere lo stomaco.

In realtà l’ulcera dello stomaco presenta sintomi e carattteristiche diverse rispetto all’ulcera del duodeno, benché quest’ultima sia situata  solo qualche centimetro più a valle dell’altra.

Così pure presentano disturbi diversi la gastrite, la duodenite e la gastroduodenite, che vengono però quasi sempre associati nello stesso concetto di malattia dello stomaco, perchè gli elementi un comune sono più numerosi di quelli che li rendono diversi.

In particolare il disagio si ricollega comunque a una situazione di disturbo avvertita a livello dello stomaco, quindi è ben giustificabile questo tipo di associazione che viene normalmente fatta.

 Trattamento

Quando qualcuno ha mal di stomaco, si possono mettere in atto numerose tecniche di terapia e fortunatamente esistono molti preparati naturali in grado di riequilibrare la fuzione digestiva o di aiutare la riparazione degli organi sofferenti.

Prodotti specifici come il Colostro (Gastro Remargin) hanno una importante azione riparativa sulle mucose digestive, mentre si può ottenere un’azione di stimolo sulla funzione digestiva attraverso preparazioni drenanti come il Depur o disintossicanti come l’Inositolo.

Ricordiamo però che la sfera emotiva è tra i primi aspetti da considerare (minerali come Manganese e Magnesio sono di sicuro supporto, come ottimo è l’impiego coordinato dei Fiori di Bach) e che sovente, come in caso di reflusso gastro esofageo la prima cosa da fare è di riequilibrare l’alimentazione controllando le Intolleranze alimentari.

La credenza popolare è che quando fa male lo stomaco sia malato lo stomaco e nient’altro. Esistono invece connessioni tra equilibrio emotivo e forme patologiche digestive; è quindi consigliabile ai sofferenti di stomaco di valutare la voce Sistema nervoso.

Inoltre riequilibrando la funzione della colecisti, del fegato e del pancreas, se non si ottiene la guarigione, quantomeno si ottiene un grosso beneficio.

Lo stomaco deve per sua natura produrre degli acidi, ma questi devono essere appunto neutralizzati dagli alcali prodotti da fegato e pancreas; è quindi intuitivo che l’acidità di stomaco possa essere aiutata anche dal riequilibrio degli organi digestivi che producono naturalmente antiacidi; non sempre quindi è necessario assumerli, o cercare solo di contrastare la produzione degli acidi dello stomaco.

Anzi, l’usodegli antiacidi o dei farmaci antiulcera può comportare severi problemi (vedi a fianco le notizie correlate) accentuando o determinando allergie o intolleranze alimentari.

 Dieta

In caso di ulcera acuta, è bene mantenere nella giornata una serie di piccoli pasti leggeri, che riescono ad attuare la stessa funzione degli antiacidi, contrastando infatti con la presenza del cibo, la azione distruttiva dell’acido gastrico.

Può essere indicata una dieta in bianco utilizzando grassi crudi (senza quindi eliminarli), ma è importante valutare l’effetto dei cibi sul proprio organismo (vedi Intolleranze alimentari).

Il consiglio più utile è quello di masticare comunque ogni boccone con gusto, e di masticarlo sapientemente, così da ridurre il sovraccarico di lavoro per lo stomaco.

 Omeopatia

Poiché l’ulcera dello stomaco si sta dimostrando sempre più una forma patologica complessa (recentemente si prende in considerazione anche una causa di tipo immunitario-autoallergico, e infatti i prodotti allopatici che in genere si usano, come Cimetidina, Ranitidina o i più recenti inibitori di pompa protonica come Omeprazolo o Esomeprazolo e i suoi derivati, sono in realtà dei derivati da antistaminici), il trattamento omeopatico si basa sull’utilizzo di rimedi di fondo, che agiscano quindi su tutti gli aspetti, fisici e psichici, dell’individuo.

Nonostante ciò, è possibile comunque utilizzare diluizioni basse (5 CH o 7 CH, assumendo tre granuli, per 2-3 volte al giorno, dei rimedi indicati) alcuni rimedi che possono svolgere una azione di contenimento e riduzione della eventuale infiammazione presente.

Generalmente questi vanno utilizzati, soli o in associazione tra loro, per almeno 15-20 giorni prima dell’usuale periodo di ricaduta stagionale e durante il periodo stesso.

Kalium bichromicum: va sistematicamente utilizzato, anche in associazione agli altri, in tutte le situazioni in cui il dolore o la lesione siano ben localizzate in un punto, e qualsiasi ulcera ha effettivamente questa caratteristica.

Argentum nitricum: bruciori digestivi dei soggetti frettolosi, anche nel mangiare; si tratta di persone ansiose e agitate, che spesso desiderano dolci o zuccheri, che però risultano indigesti; i bruciori sono soprattutto sentiti dopo i pasti, accompagnati frequentemente da eruttazioni acide.

Lycopodium: adatto a persone che sentono la pancia gonfia non appena mangiato qualche boccone; i bruciori sono avvertiti lontano dai pasti e anche di notte; spesso vi è anche sensazione di intenso vuoto di stomaco; tutti i sintomi diventano comunque più intensi tra le ore 16 e le ore 19.

Nux vomica: adatta a persone con gastriti o duodeniti, che mangiano abbondantemente, stressate dal lavoro, decisamente sedentarie, e con un generale appesantimento delle funzioni digestive; è sempre presente una intensa sonnolenza dopo i pasti; il rimedio è tra i più adatti per le ulcere di chi si arrabbia con il capoufficio.

Va ricordato che soprattutto le persone che hanno avuto l’ulcera, scambiano spesso qualsiasi bruciore nuovo, per segnale del vecchio disturbo; questo non è vero in assoluto, in quanto un bruciore insorto dopo una collera intensa troverà beneficio dalla somministrazione di una dose di Colocinthis 200 CH, e dipenderà solo da uno spasmo locale o da una contrattura.

A questo proposito, si valutino quindi anche i rimedi omeopatici descritti alle voci Coliche, Indigestione, Stress, e Aria addominale.

 Fitoterapia

Si può utilizzare un discreto numero di rimedi, sia come prevenzione che come ausilio terapeutico.

Uno dei fondamentali rimedi per il trattamento delle forme di mal di stomaco è il Colostro, e la composizione che suggeriamo contiene appunto colostro insieme ad alcuni fitoterapici che facilitano la digestione.

Ficus carica 1D, gemmoterapico, va utilizzato nelle forme sia ulcerative che non-ulcerative, quando è utile ridurre gli eccessivi spasmi e riequilibrare la secrezione acida dello stomaco; se ne prendono 30-40 gocce per due volte al giorno, da associare eventualmente a Juniperus communis 1D, quando esista anche una discreta fermentazione intestinale, ed occorra inoltre riequilibrare la funzione del fegato.

Angelica archangelica TM, 20 gocce due volte al giorno, agisce bene sulle digestioni lente (atonia digestiva), e nelle fermentazioni intestinali, con una discreta attività antiacida.

Glycyrrhiza glabra TM, allo stesso dosaggio, svolge un’importante azione a favore della cicatrizzazione di eventuali lesioni, essendo dotata di azione antiinfiammatoria e antispastica sul piccolo intestino; la stessa azione viene svolta anche dalla liquirizia masticabile, tenendo però in considerazione che l’uso continuativo dei derivati della liquirizia può provocare l’innalzamento della pressione arteriosa.

Un buon decotto da utilizzare in caso di ulcere, è quello di Calendula e Ortica: si prendono 30 grammi di ogni pianta e si fanno bollire in 2 litri di acqua fino a dimezzamento; se ne bevono 2-3 tazze al giorno lontano dai pasti.

 Oligoelementi

Il rimedio principale per trattare queste forme è sicuramente l’Oximix 4+: moltissime persone hanno gradualmente ridotto i farmaci utilizzati, o li hanno sospesi del tutto, grazie all’uso prima continuativo e poi solo trimestrale (un mese di terapia ai cambi stagionali) di questo oligoelemento.

Quando si affronta un problema effettivamente correlato alla lesione della mucosa digestiva, vanno affiancati anche altri oligoelementi che facilitino la riparazione, come Manganese-Rame-Zinco.

Questo trattamento va protratto per almeno due mesi, ed è da attuare sia in forme ulcerative che in forme di gastrite o duodenite, come pure nelle situazioni dispeptiche (cioè di cattiva digestione), sia di tipo iperacido che di tipo contrario, quando cioè lo stomaco non produce regolare secrezione.

Si veda anche quanto detto alla voce Digestione, tenendo comunque presente la necessità di mantenere equilibrata la funzione del fegato (Inositolo, 4 compresse al giorno) e la necessità di incrementare l’apporto di Zinco, in qualsiasi caso di lesione ulcerativa (Zinco oxiprolinato 50 ml, Pidobase 10 ml, 1 cucchiaino al giorno).

In fase preventiva è invece utile mantenere in azione le capacità antiossidanti dell’organismo (vedi alla voce Radiazioni), utilizzando sostanze come le Vitamine A ed E, il Selenio ecc.

Ricordiamo anche ai “mangiatori di antiacidi” che questi sono dei veri e propri ladri di Vitamina B6, e quindi se ne sappia effettuare una giusta reintroduzione, introducendone almeno 100-200 mg al giorno.

Tra le integrazioni più utili a riportare in equilibrio il proprio stomaco, c’è quella da attuare con il Lievito di Birra (se non ci sono intolleranze), ma soprattutto con l’Argilla, assumendone mezzo cucchiaino da caffè sciolto in poca acqua, prima dei pasti principali.

Poiché inoltre uno dei migliori antiulcerativi è il cavolo-verza, sarà bene mangiarne giornalmente un certo quantitativo, nella forma di insalata di foglie, sottilmente tagliate o come prodotto già confezionato (Fito-gastrolene).

 Trattamento

 Dieta

 Omeopatia

 Fitoterapia

 Oligoelementi