Disidrosi
La disidrosi è un problema cutaneo estremamente diffuso e che può presentarsi con diversi gradi di gravità.
Compare preferibilmente in estate, quando la sudorazione aumenta, e si caratterizza per la comparsa di bollicine più o meno espanse a livello di mani e piedi, associate o meno a un contesto eritematoso e infiammatorio e a prurito importante.
Il sintomo tipico sono le bollicine che si presentano tipicamente tra le dita delle mani e dei piedi, ma anche sui palmi o sulle piante. Le vescicole possono seccare rapidamente in modo spontaneo o restare tese sulla cute, creando maggior disagio.
Il liquido che riempie le vescicole è in genere chiaro e limpido, ma può diventare emorragico quando la manifestazione cutanea diventa più grave (con vescicole confluenti in bolle più grandi).
L’evoluzione tipica delle vescicole o delle bolle è quella di seccarsi assumendo un colorito giallo brunastro, per poi desquamare lasciando esposta un’epidermide sottile e in via di ricostruzione.
La manifestazione è solitamente accompagnata da un importante e fastidioso prurito.
Soprattutto quando la situazione cronicizza e tende a ripetersi in gittate successive, è possibile che le lesioni si infettino, con peggioramento del quadro.
La disidrosi ha carattere infiammatorio. In alcuni casi, la causa è evidente e la disidrosi è la semplice manifestazione di un eczema da contatto con una base allergica (particolarmente frequente l’associazione con l’allergia al nichel). In altri casi, le cause sono più sfumate.
Alcune forme tendono ad avere un andamento stagionale e a presentarsi maggiormente in specifici momenti dell’anno. Altre analisi hanno correlato la disidrosi all’incremento della sudorazione. Altri l’hanno trovata associata a infezioni di tipo fungino.
La disidrosi è stata comunque associata all’uso di caffè, alcol e tabacco, oltre che, in modo importante, allo stress.
Alcuni la ritengono addirittura una manifestazione clinica della dermatite atopica.
Una accortezza semplice e utile è quella di bucare le vescicole, svuotandole, all’occorrenza, per ridurre la sensazione di tensione e l’eventuale dolore.
L’uso di bagni antisettici si dimostra in genere utile per asciugare le lesioni (oltre ad avere potere disinfettante). In particolare, vengono a questo scopo utilizzati il permanganato di potassio (diluito 1/10) o la clorexidina allo 0,02 o 0,05%.
La corticoterapia topica è utile per ridurre la componente infiammatoria. La crema è la scelta più opportuna e si usano cortisonici ad attività molto forte come il clobetasolo in fase acuta, e cortisonici ad attività moderata quando in regressione.
In alcuni casi, la terapia cortisonica (eventualmente usata anche per bocca) non è sufficiente e non produce i risultati sperati. In questi casi sono talvolta utilizzati agenti immunosoppressivi selettivi come la ciclosporina.
Lo schema preferito
Il controllo della componente infiammatoria stimolato dalla nutrizione e dallo stile di vita è utile anche in caso di didsidrosi.
Instaurare una dieta di rotazione, fondata sul profilo alimentare personale può essere di supporto nel ridurre i livelli di infiammazione generalizzata.
Altre buone abitudini a cui fare attenzione sono l’uso di una prima colazione abbondante e completa, del giusto quantitativo di proteine a ogni pasto, di sufficiente frutta e verdura cruda durante la giornata, di carboidrati in più possibile a basso impatto glicemico, di almeno un po’ di attività fisica.
Queste accortezze hanno effetto positivo di carattere generale andando ad agire sulla salute della cute, sui livelli di infiammazione generalizzata e anche sullo stress, migliorandone la gestione.
Integratori a base di MSM, zinco, e omega 3 possono essere di supporto al benessere della pelle.
Indagare la componente digestiva utilizzando enzimi digestivi per migliorarla può essere altrettanto utile.
Evitare il contatto con agenti irritanti e mantenere le mani e i piedi il più possibile asciutti pare essere di aiuto.
Il sole e il mare rappresentano in genere elementi positivi di tipo terapeutico.
Presso il Centro Medico SMA di Milano, l’attenzione al paziente è il più possibile completa, associando l’attenzione dietetica e allo stile di vita alla terapia farmacologica, quando è necessaria.
Bibliografia essenziale
- H Yokozeki et al., The Role of Metal Allergy and Local Hyperhidrosis in the Pathogenesis of Pompholyx. J Dermatol 19 (12), 964-967. 12 1992.
- Letić M., Use of sunlight to treat dyshidrotic eczema. JAMA Dermatol. 2013 May;149(5):634-5. doi: 10.1001/jamadermatol.2013.2772.
- Jain VK et al., Role of contact allergens in pompholyx. J Dermatol. 2004 Mar;31(3):188-93.
- Letić M., Exposure to sunlight as adjuvant therapy for dyshidrotic eczema. Med Hypotheses. 2009 Aug;73(2):203-4. doi: 10.1016/j.mehy.2008.08.035. Epub 2009 Apr 17.
- Jean-Hilaire Saurat, Dermatologie et Infections Sexuellement Transmissibles.
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