Dermatite seborroica
La dermatite seborroica è un’affezione comune e benigna che tende a creare anche molto disagio in chi ne soffre, soprattutto per il fattore estetico legato al coinvolgimento delle sedi colpite che sono di solito ben visibili.
Le zone coinvolte sono tipicamente quelle con abbondante produzione di sebo: l’attaccatura dei capelli, le sopracciglia, i lati del naso, il mento, l’orecchio esterno.
Il coinvolgimento di barba, petto e area iter-scapolare è tipico del maschio. Talvolta la dermatite seborroica può presentarsi anche a livello dei margini liberi delle palpebre. L’uomo ne è statisticamente più colpito rispetto alla donna.
L’area colpita tende ad essere eritematosa (arrossata) e a produrre desquamazione abbondante. Le sedi colpite sono tipiche e descritte sopra. Le lesioni tendono a peggiorare con gli sbalzi emotivi, l’eccesso di calore e l’umidità e talvolta possono provocare leggero prurito.
Un caso particolare di dermatite seborroica è quella del cuoio capelluto.
In questo caso potrebbe non essere presente l’eritema, tipico di una componente infiammatoria. Questa condizione è nota anche come “forfora”.
La gravità è molto variabile e la sintomatologia, conseguentemente, molto sfumata.
Quando l’infiammazione è presente e la dermatite seborroica del capillizio è particolarmente grave, le squame prodotte possono essere più aderenti al cuoio capelluto e assumere anche forme spettacolari (tipiche in questo senso sono la cosiddetta “corona seborroica” e la “pitiriasi steatoide”).
Le lesioni tendono regolarmente a migliorare d’estate.
La dermatite seborroica è una patologia mutifattoriale. Gli elementi coinvolti nella comparsa del problema sono sicuramente il sebo, che probabilmente agisce come “facilitante”, e un lievito normalmente presente a livello cutaneo, la Malassezia furfur, in particolare a livello delle zone coinvolte.
Elemento fondamentale resta comunque la risposta infiammatoria dell’interessato che è la diretta responsabile della sintomatologia.
Il trattamento della dermatite seborroica si avvale in genere di antifungini (più spesso locali e raramente da assumere per bocca).
Per la riduzione della componente infiammatoria è talvolta indicato l’uso di un corticosteroide locale da usare a breve termine, che è da considerare attentamente (Kastarinen H, Topical anti-inflammatory agents for seborrhoeic dermatitis of the face or scalp. Cochrane Database Syst Rev. 2014 May 19;(5):CD009446. doi: 10.1002/14651858.CD009446.pub2).
Buoni risultati sono in genere ottenuti anche con l’uso della isotretinoina, un farmaco tipicamente utilizzato nell’acne e che riduce la produzione sebacea (de Souza Leão Kamamoto C, Low-dose oral isotretinoin for moderate to severe seborrhea and seborrheic dermatitis: a randomized comparative trial. Int J Dermatol. 2017 Jan;56(1):80-85. doi: 10.1111/ijd.13408. Epub 2016 Oct 25).
L’esposizione controllata (e non eccessiva) ai raggi ultravioletti è fonte di miglioramento anche abbastanza rapido, probabilmente per il lieve effetto antinfiammatorio della pratica.
Particolarmente indicati sono saponi, gel detergenti e shampoo contenenti zinco piritione.
Lo schema preferito
Ridurre l’infiammazione generalizzata permette di modulare in maniera significativa la reattività del soggetto nei confronti del lievito naturalmente presente a livello cutaneo, migliorando la sintomatologia.
Lo schema preferito tiene conto anche di questa componente, consigliando una dieta di rotazione volta alla riduzione della componente infiammatoria e strutturata seguendo il profilo alimentare personale di ciascuno.
Per la valutazione dello stato infiammatorio possono per altro essere indicativi dosaggi di BAFF e PAF.
Il controllo dei picchi glicemici ha un razionale particolare. Un’attenzione nutrizionale particolare che limiti l’impatto glicemico di quello che si mangia è particolarmente indicato in questi casi.
L’attività fisica agisce come modulatore infiammatorio e dello stress, che resta legato alla comparsa della dermatite seborroica. Particolarmente indicati sono esercizi a intensità media o bassa o che evitino una sudorazione particolarmente profusa.
Imparare a gestire lo stress in modo ottimale è una ulteriore risorsa utile. In questo senso assumono particolare rilevanza pratiche di respirazione controllata e le buone abitudini alimentari a cui si è già fatto riferimento sopra.
La giusta integrazione di Vitamina D può essere utile al controllo della sintomatologia, quando indicata.
Altresì utile può essere l’uso di un supporto antiossidante come quello di integratori a base di curcuma o olio di Perilla e l’uso di probiotici specifici (Emre S, The association of oxidative stress and disease activity in seborrheic dermatitis. Arch Dermatol Res. 2012 Nov;304(9):683-7. doi: 10.1007/s00403-012-1254-0. Epub 2012 Jun 15; Passi S, Blood levels of vitamin E, polyunsaturated fatty acids of phospholipids, lipoperoxides and glutathione peroxidase in patients affected with seborrheic dermatitis. J Dermatol Sci. 1991 May;2(3):171-8).
Questo tipo di attenzione integrata è quella tipicamente utilizzata anche presso il Centro Medico SMA di Milano.