Colpo di sole
È la reazione improvvisa di un organismo ad una eccessiva esposizione solare. Dipende quindi dall’irraggiamento solare e dal surriscaldamento delle strutture interne.
Non è quindi il colpo di calore (vedi Colpo di calore), e mentre nel secondo caso la pelle è comunque umida, nel colpo di sole la pelle può essere anche secca: basti pensare ad una persona che resta a prendere il sole a lungo in un ambiente ventilato.
In questo caso la dispersione termica necessaria all’organismo avviene regolarmente, ma il surriscaldamento del cranio e del cervello (come se ci fosse la febbre alta) è invece assicurato, con tutte le sue possibili conseguenze.
Per affrontarlo correttamente si veda quanto detto alle voci Febbre (in particolare Aconitum, Belladonna, Gelsemium, Bryonia), Eritema solare e Scottature.
Per evitare il Colpo di sole è necessario cercare di mantenere protetto dal sole soprattutto il capo (cappelli o berretti che devono essere bagnati frequentemente, in modo da favorire la dispersione termica) durante l’attività, e nel caso in cui invece l’insolazione si sia manifestata in modo evidente è indispensabile che la persona sia protetta dal sole, in ambiente il più possibile ventilato e all’ombra.
In tutte le condizioni di surriscaldamento è indispensabile che l’organismo sia bene idratato, che quindi l’acqua da bere non manchi mai. Anche la ripetuta immersione in acqua fresca (al mare ad esempio) anche solo per bagnarsi e rinfrescarsi per qualche istante è un ottimo strumento di prevenzione.