Colite
Poiché è frequente che le persone confondano i termini di coliche e di colite, è utile valutare anche la voce Coliche, in quanto può benissimo accadere che una colite provochi una colica addominale, ma la colite è semplicemente una infiammazione o una irritazione del colon, cioè dell’ultimo pezzo dell’intestino.
Di fronte ad una colite la valutazione del livello di infiammazione da cibo è la prima arma terapeutica da utilizzare: talvolta in modo rapido e semplice si arriva alla guarigione riequilibrando delle abitudini alimentari.
Tranne che per alcune forme di coliti ulcerative, per nessun altro caso è riferibile una dieta che vada bene a chiunque: i cibi vanno provati e riprovati partendo da alcune diete base e decidendo poi una dieta assolutamente personalizzata con il proprio medico; non ci si fidi assolutamente dei foglietti prestampati che devono andare bene per tutti.
Nel caso di tutte le forme di colite è comunque necessario individuare l’esistenza di possibili reattività alimentari e impostare un’adeguata dieta di rotazione sugli alimenti non tollerati.
Gli oligoelementi più indicati sono in genere Magnesio e Manganese come è possibile trovare in una miscela di oxiprolinati simile Oximix 4+ Relax, di cui usare 2,5 ml al mattino e 2,5 ml alla sera.
Utile un prodotto come IGcomplex che grazie al bilanciato apporto di colostro, zinco, vitamina D e betaglucani svolge un’ottima azione di modulazione della funzione intestinale e di stimolo al recupero della tolleranza immunologica.
Tra i piccoli rimedi omeopatici, specifici quindi e non generali, si ricorda Iris tenax 5 CH per i doloretti continui in basso a destra, e Raphanus niger 5 CH per i doloretti e i gonfiori continui in basso a sinistra; di entrambi si prendono 3-4 granuli per due volte al giorno, per qualche giorno.