Allattamento
L’allattamento non solo è la forma di nutrizione più naturale, ma è anche quella che garantisce innumerevoli vantaggi per la madre e per il bambino.
Ci limiteremo a trattare la questione dal punto di vista strettamente terapeutico, in rapporto ai problemi che l’allattamento comporta per la madre.
[chapter]Scarsità di latte[/chapter]
In caso di scarsità di latte le terapie naturali, e in particolare una corretta alimentazione, possono fare molto.
Urtica urens 5 CH: 3-4 granuli 3 volte al giorno, quando il seno è gonfio, ma il latte è poco e si sta riducendo.
Lac defloratum 5 CH: 3-4 granuli 2 volte al giorno. Da usare quando la montata lattea è assente o il latte scompare. Vi è sempre associato un intenso stato depressivo.
[chapter]Note di dietologia[/chapter]
I cibi che tendono a favorire la produzione di latte sono le carote, il frumento, le lenticchie e le mandorle dolci. L’assunzione moderata di alcol sotto forma di birra e di champagne può incrementare la produzione di latte, ma si deve ricordare che il bambino mangia quello che mangia la mamma, quindi anche l’alcol passa al pupo.
Si consiglia di farsi ripetere per dieci volte dal pediatra quello che assolutamente la madre non può mangiare durante l’allattamento.
[chapter]La medicina popolare[/chapter]
In Austria si usa fare spazzolare delicatamente alle fanciulle i propri capezzoli con uno spazzolino leggero fin dall’adolescenza, in modo da preparare il seno e il capezzolo all’allattamento anche prolungato. Come ginnastica preparatoria all’allattamento bisogna stringersi il seno tra una mano e l’altra per una ventina di volte volte 2 o 3 volte al giorno. Questa comunque è un’ottima ginnastica anche per tenere in forma e sodo il proprio seno.
[chapter]Per far cessare il latte[/chapter]
Anche nel caso opposto, quando bisogna far cessare il latte, le medicine naturali sono di grande aiuto.
Lac caninum MK (cioè alla millesima diluizione): da prendere in 2 dosi a distanza di 24 ore: è utile soprattutto quando non si deve allattare, ed è quindi da prendersi subito dopo il parto.
Ricinus communís 30 CH: di cui prendere 3-4 granuli 2 volte al giorno quando si deve passare allo svezzamento del pupo.
Pulsatilla 7 CH: 3-4 granuli 2 volte al giorno: quando il latte, scarso, prosegue anche dopo il periodo di allattamento oppure quando è presente secrezione lattea senza che ci sia stata gravidanza o allattamento.
Usare abbastanza prezzemolo come condimento e mangiare carciofi; inoltre si può usare qualsiasi infuso ad azione diuretica, come i peduncoli di ciliegia alla dose di 3 prese per 10 minuti per mezzo litro d’acqua, 2 tazze al giorno.
Prima di usare ormoni bloccanti la prolattina, si può ricorrere alla purga catartica (da 10 a 20 g in una volta sola di sale amaro o Solfato di Magnesio F.U.) seguita dalla fasciatura del seno per 2-3 giorni.
Quando si sfascia il seno alla sera per rifare la fasciatura, va tirato il latte eventualmente presente per evitare una mastite, ma senza eccedere nel tirare per non stimolarne la produzione.
Per la mastite vedi alla voce Ascesso.
Per le ragadi durante l’allattamento vedi la voce Ragadi.
Per i dolori al seno vedi Ragadi e Traumi.
Per la mastopatia fibrocistica vedi Fibroma uterino.