Adenite
Si definisce adenite l’ingrossamento e l’infiammazione di una ghiandola linfatica, altrimenti detta linfonodo: si tratta di punti di tessuto linfatico, sistemati lungo i canali di scorrimento delle linfa, che hanno il compito di produrre le difese contro le infezioni.
È quindi normale che quando è in corso un’infezione in un distretto vicino i linfonodi vengano stimolati e attivati e quindi si ingrossino.
Le zone dove le adeniti sono maggiormente riscontrabili sono il collo e la parte inferiore della mandibola, come risposta alle frequenti infezioni della gola; la zona posteriore delle orecchie, come conseguenza di otiti; più raramente l’inguine, soprattutto nei bambini molto magri, e le ascelle.
L’ingrossamento di una ghiandola linfatica suscita in genere particolare allarmismo perché viene considerato segno di forme tumorali come la leucemia o di infezioni da HIV.
Piuttosto che vivere nell’ansia meglio rivolgersi subito al proprio medico che potrà facilmente chiarire ogni dubbio. Nella maggioranza dei casi si tratta di adeniti dovute a foruncoli della pelle, a infezioni dei denti o delle gengive, o a farigiti e tonsilliti.
In questi casi è anche bene ascoltarsi e sentirsi, ma senza l’angoscia di avere un cancro da qualche parte.
Talora invece l’adenite è presente, innocua, ma fastidiosa, ed è allora che la si può trattare con le terapie qui descritte.
Tutti i rimedi descritti possono essere assunti alla diluizione 5 CH o 7 CH nella misura di 3-4 granuli per due volte al giorno per il tempo necessario al ritorno alla normalità delle ghiandole interessate.
Belladonna: indicata nelle fasi acute, con rossore e calore della pelle sopra e circostante.
Carbo animalis: utile quando le ghiandole sono indurite, brucianti, e all’intorno c’è una coloritura della pelle cianotico bluastra.
Conium maculatum: da usare quando le ghiandole sono indurite, ed è associato prurito locale; spesso nelle donne è rilevabile una decisa tendenza all’ingrossamento e all’indurimento delle mammelle prima delle mestruazioni.
Baryta carbonica, Calcarea carbonica, Silicea, Tubercolinum Koch: per questi rimedi vedere la corrispondenza del quadro descritto alla voce Adenoidi.
Come in quasi tutte le forme infiammatorie, l’uso di Ribes nigrum 1D macerato glicerinato è indicato al dosaggio di almeno 50 gocce al giorno.
A questo va associato l’uso di Fucus vesicolosus TM, alla dose di 30 gocce al giorno; alla sera si può effettuare sulla zona interessata un cataplasma di cavolo verza, da lasciare in sede per qualche ora.
Utile anche l’utilizzo dell’Olio di Ribes nero al dosaggio di 1-2 grammi distribuito nel corso della giornata.
Oltre alla voce Adenoidi, può essere utile confrontare anche le voci Tonsillite e Otite.
Si possono utilizzare ogni giorno Manganese-Rame-Zinco al dosaggio di 2,5 ml anche per lunghi periodi.
La composizione di oxiprolinati più indicata e quella contenuta in Oximix 1+ da assumere al dosaggio di 2,5 ml a prima colazione in abbondante acqua o succo.