La colite, tra frutta e latte
La sensazione che la pancia si gonfi quando si mangia frutta e verdura va considerata con attenzione non solo per evitare che ciò accada, eliminando così una fonte di fastidio, ma anche per non rinunciare ad alimenti fondamentali. E’ noto infatti che i benefici di frutta e verdura sono davvero immensi: giusto per fare due esempi, citiamo il ruolo di mirtilli e banane nell’integrazione di vitamine e sali minerali, o cosa la frutta possa fare in un’azione preventiva, dalla cellulite al cancro.
I danni dovuti alla loro assenza, quindi, possono essere gravi. È importante allora seguire una strategia di introduzione graduale: piccoli pezzettini da masticare a lungo, prima di ogni pasto (una pratica che chi ci legge conosce bene nella sintesi “Crudo, vivo e colorato”), aumentando gradualmente la quantità.
Ma concentrarsi su frutta e verdura non basta. E’ importante controllare anche le altre più probabili cause di colite irritativa, come quella provocata da una infiammazione dovuta ai derivati del latte, molto frequente in tutta Europa. Su base anche semplicemente statistica, si può evitare in un paio di giorni alla settimana l’assunzione di formaggi, latte, suoi derivati e prodotti che li contengono, evitando quindi anche biscotti, torte, yogurt e gelati nei giorni in cui non si devono assumere. Ed è opportuno, in seguito, non smettere di variare il latte, alternando quello di origine vaccina con altri a base di soia o riso.
Quando, dopo tutto questo, l’infiammazione da cibo si riduce ci si accorgerà di potere reintrodurre più frutta e verdura grazie al ridotto stimolo irritativo sul sistema digestivo e alla maggiore capacità dell’organismo di adattarsi anche a sostanze che per anni hanno magari dato fastidio.