Sale e salute: metodi facili per limitare il sale davvero, facendosi bene con gusto
Un po’ di sale è necessario, troppo fa male. Ipertensione arteriosa e ritenzione idrica sono solo due degli elementi che possono essere terapeuticamente supportati da una dieta che limiti la quantità di sodio ingerita.
Il punto fondamentale è capire come si limita davvero il consumo di sale. E la soluzione è ben diversa dallo scegliere acqua iposodica.
La maggior parte del sale che arriva sulla tavola viene da quegli alimenti che ne contengono in abbondanza perché così sono costruiti. Si tratta dei prodotti da forno (dolci e salati), del formaggio, degli insaccati, degli snack in sacchetto e dello scatolame.
Il sale che serve davvero è proprio poco: per raggiungere la quantità minima (0,25 g al dì) bastano ad esempio due uova o 100 grammi di sedano rapa. Per superare ampiamente la quantità massima suggerita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (5 grammi al giorno), d’altra parte, bastano 100 grammi di prosciutto crudo.
Limitarne il consumo è facile e basta scegliere alimenti freschi o più freschi e meno confezionati, per rendersi conto che esistono alternative sane e gustose ai prodotti salati che si erano sempre scelti in modo eccessivo.
Preparando il prosciutto in casa (cuocendo del petto pollo marinato chiuso nella carta forno per poi sciacquarlo e tagliarlo a fette), ad esempio, il contenuto di sale si riduce notevolmente. Allo stesso modo la semplice scelta di sostituire del roast-beef al prosciutto è un’ottima soluzione.
Cracker, grissini, pane, e snack possono essere sostituiti serenamente da pasta, riso, polenta patate, leguminose o fonti di carboidrati alternative (qualsiasi cereale semplicemente cotto con acqua va benissimo, senza dover per forza ricorrere al “polistirolo”, come alcuni chiamano le “gallette”).
Un’alternativa semplice al formaggio o agli snack spezzafame sono i semi oleosi: mandorle, noci, nocciole e compagnia, quando non salate e non tostate, sono ricche non solo di proteine, ma anche di grassi buoni. Si tratta di alimenti di ottimo supporto alla salute cardiovascolare e generale di ciascuno, oltre che di un buon modo per ridurre l’introito di sale quotidiano con gusto.
Attenzione: anche i dolci nascondono salate insidie e lo sa bene chi è abituato a lavorare con lo zucchero.
Le quantità di sale presenti in biscotti, torte e snack zuccherati è generalmente molto alta. Un budino fatto in casa con due uova, un po’ di latte (animale o vegetale) e della marmellata 100% frutta, o un po’ di zucchero di canna, è una soluzione facile, semplice e gustosa, oltre che a basso contenuto di sale.
Allo stesso modo è semplice e facile sostituire il biscotto (per altro pieno di dannosi grassi trans) con il cubetto di cioccolato fondente, che di sale ne contiene molto meno.
E perché non farsi un regalo ancora migliore e sostituire direttamente il dolcetto dall’alto impatto glicemico con un sapore più naturale e sano come quello di frutta fresca, che è un’ottima alternativa persino per chi ha il diabete?
Senza limitazioni eccessive alla propria conviviale quotidianità, un paio di giorni di attenzione settimanale (ad esempio il lunedì e il giovedì), abbinati alla scelta di evitare gli eccessi inutili, può già fare la differenza in termini di salute e benessere.
Vivere in maniera sana significa scegliere con equilibrio, senza per forza imporsi limiti eccessivi ma scegliendo con saggezza quando regalarsi un po’ di sale e quando un po’ di salute in più: vivere bene, senza rinunciare al gusto si può, ed è più facile del previsto.