Fa bene correre all’aperto anche con freddo e pioggia?

di Carla Camerotto - Nutrizionista
18 Febbraio 2016
Fa bene correre all'aperto anche con freddo e pioggia?

DOMANDA

Durante la scorsa primavera ho scoperto l’amore per la corsa e da allora mi sono allenato con regolarità 3-4 volte a settimana con ottimi risultati sulla forma fisica. Il freddo, la pioggia e l’umido di questi giorni mi spaventano molto, perché temo di ammalarmi e dover poi rimanere fermo per giorni. Al tempo stesso non vorrei gettare la spugna solo a causa delle condizioni climatiche. Avete qualche consiglio da darmi?

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

le protratte ore di luce e il rifiorire della natura sono un forte stimolo per passare più tempo all’aria aperta e un invito irrinunciabile per la remise en forme primaverile. I parchi si riempiono ed è più facile incontrare per strada qualche runner colorato.

Con l’inverno, il freddo e il meteo poco favorevole tutto cambia, anche se in realtà è proprio in questa fase dell’anno che muoversi ha più vantaggi.

L’attività fisica al freddo è un vero toccasana, sia per recuperare i bagordi natalizi o quelli del carnevale appena passato che come aiuto per il sistema immunitario, provato da raffreddori e influenze.

Se d’estate un buon paio di scarpe, una maglietta e un paio di pantaloncini sono sufficienti, l’inverno richiede un abbigliamento più tecnico.

L’evoluzione dei tessuti permette di avere alla portata di tutti indumenti che mantengono il calore con una buona azione traspirante. Utilissimi per evitare che la maglietta umida si incolli alla pelle e abbassi drasticamente la temperatura corporea. Se poi i colori usati sono sgargianti, farsi riconoscere, se si corre al buio, è più facile. Le parti più estreme del corpo sono quelle che si raffreddano per prime. Utilissimo iniziare a pensare a coprire adeguatamente piedi, mani e testa.

Il rischio che si corre con tutte queste raccomandazioni è quello di abbigliarsi come se si stesse affrontando una giornata sulla neve. L’abbigliamento è importante, ma va mantenuto leggero per evitare di essere troppo coperti.

È normale avere freddo appena usciti di casa. I primi minuti della corsa sono quelli legati al riscaldamento e inizialmente le temperature pungenti potrebbero essere un deterrente. Abituiamoci a compiere questa fase tra le mura domestiche o negli androni del palazzo, a discapito degli occhi stupiti dei vicini. Un buon riscaldamento è funzionale alla prevenzione degli infortuni.

Praticare attività fisica a stomaco vuoto può essere di grande aiuto. Con il freddo e l’umido diviene ancora più importante. L’ultimo pasto, raccomandato leggero, andrebbe consumato almeno un paio di ore prima. La digestione richiama sangue all’addome, lo stesso sangue che viene richiamato in periferia per mantenere temperatura corporea e rendere efficiente il lavoro muscolare. Impegnare l’apparto digerente sarebbe poco producente.

Un aspetto spesso sottovalutato nel periodo invernale è l’idratazione. Il freddo porta fisiologicamente a ridurre l’apporto d’acqua. Tuttavia anche d’inverno si suda ed è importante reidratarsi dopo la sessione d’allenamento, come durante tutta la giornata. Bevande calde come infusi al profumo di cannella e tè verde sono delle piacevoli coccole invernali e dei validi alleati per la nostra salute.

E se la corsa è diventata una fidata compagna della nostra salute, la forchetta potrebbe soffrire di gelosia!

I comportamenti virtuosi a tavola restano una raccomandazione importante per nutrire adeguatamente tutti i nostri ingranaggi. Fare sport garantisce di vivere con più serenità qualche extra sul piano alimentare, come ad esempio quelli delle trascorse vacanze di Natale o di Carnevale.

Nel quotidiano mantenere semplici e corrette abitudini è strategico nel rendere armonico il nostro funzionamento. Chi fa sport è facilitato: gli ormoni del benessere prodotti in una sessione di corsa allontanano dal cibo come strumento di compensazione e cosi le buone abitudini sono più facili da mantenere.