Mestruazioni senza panico
Le mestruazioni sono uno dei meravigliosi sistemi di “pulizia e ricambio” dei quali la natura ci ha dotate. Come mai per certe donne rappresentano un forte disturbo mentre altre non hanno alcun sintomo oltre alle perdite di sangue?
Nel bellissimo saggio “Guida medica da donna a donna” (Red Edizioni), Christiane Northrup afferma che «esiste un’intima relazione tra la psiche di una donna e le sue funzioni ovariche nell’arco del mese: alla fase espansiva (prima dell’ovulazione) segue una fase ricettiva (ovulazione) e quindi una fase riflessiva (periodo premestruale)».
Riconoscere questa relazione, ben illustrata da alcune ricerche di T. Benedek e B. Rubenstein, ci aiuta a dare un senso simbolico alle variazioni dell’assetto ormonale che tutte noi registriamo, mese dopo mese, per la maggior parte della nostra esistenza.
In qualche misura, questo ci offre una possibilità di comprendere meglio e affrontare in modo più articolato i problemi che possono presentarsi nelle diverse fasi. Cominciare ad apprezzare e a rispettare il ciclo mestruale come una parte del nostro sistema di guida interiore comporta in sé una forma di guarigione a livello sia ormonale sia emotivo.
Prima del ciclo: la Sindrome Premestruale
Aspetti emotivi
Alcuni studi condotti da K. Dalton documentano come il periodo premestruale sia quello in cui, sul piano emotivo, le donne sono più in contatto con la loro capacità di riconoscere e trasformare i momenti difficili e dolorosi dell’esistenza, ma quanto maggiore è il loro distacco dalla parte oscura e nascosta di sé, tanto più intensa tende a essere la sofferenza premestruale. Non è un caso che spesso gli altri, in questi giorni, ci trovino insopportabili.
Pensieri e credenze influenzano gli ormoni, la biochimica e il modo in cui ne sperimentiamo le variazioni cicliche: dare valore a questo momento può essere allora di grande aiuto per allentare la tensione. Prova a chiederti che cosa ti prepari a ‘lasciar andare’. Che cosa ti è pesato nell’ultimo mese? Quali carichi eccessivi ti sei assunta?
Aspetti fisici
Accanto a quanto già illustrato nella pagina dedicata alla tensione premestruale sull’assunzione di integratori minerali e infusi di erbe, e ai rimedi naturali segnalati altrove, è utile tenere presente che alcuni interventi dietetici possono attenuare molto il senso di fastidio.
In particolare, un eccesso di sale nell’alimentazione tende ad accentuare sintomi fisici quali la sensazione di gonfiore. Qualche giorno di dieta iposodica dopo la metà del ciclo può risultare davvero preziosa per chi concentra la sua sofferenza nei giorni che precedono la comparsa del mestruo (per altri problemi, come la comparsa frequente di eruzioni sulla pelle in questi giorni, leggi qui).
Durante il ciclo: se qualcosa non va
Le credenze e il linguaggio utilizzato nel riferirsi a utero e ovaie esercitano un effetto, sperimentalmente provato, sul ciclo mestruale. Le donne che sotto ipnosi ricevono suggestioni positive in proposito, per esempio, tendono ad avere meno disturbi mestruali.
Cominciare a pensare alle perdite mestruali come a un momento di pulizia, in cui lasciamo andare qualcosa di vecchio (anche metaforicamente) per far posto a qualcosa di nuovo, può riconciliarci con quella che, nella nostra cultura, è vista soprattutto come una grande seccatura mensile.
La medicina naturale offre in questo campo una vasta serie di possibilità terapeutiche, e tutte mirano fondamentalmente a riportare in equilibrio la salute globale della donna.
Molti dei rimedi proposti possono essere adottati anche come forma di prevenzione generale. Infatti, una delle cause frequenti di alterazioni ginecologiche è lo squilibrio alimentare: dalle carenze di vitamine o di minerali fondamentali per il corretto svolgimento delle funzioni ormonali e circolatorie a una dieta con un eccesso di carboidrati, che può favorire lo sviluppo di una resistenza all’insulina (spesso implicata nei casi di policistosi ovarica).
Può essere utile, allora, sottoporsi periodicamente nel corso dell’anno a integrazioni cicliche di Vitamina E, Zinco, Rame e Vitamina B6 (più o meno due mesi, seguiti da altrettanti di riposo). Queste integrazioni aiutano l’intero organismo, e le funzioni ormonali in particolare, a restare in equilibrio, quindi anche a superare meglio gli stimoli negativi che sempre si possono incontrare sulla strada della vita.
Per una panoramica dei rimedi più utili rimandiamo inoltre alle singole voci già trattate altrove: Mestruazioni abbondanti o prolungate (menorragia), Mestruazioni dolorose (dismenorrea).
Altri problemi
Accanto a quelli che vengono comunemente definiti disturbi mestruali, vale la pena di citare qui alcuni problemi, già trattati altrove sul nostro sito, che hanno sicuramente attinenza con il ciclo mestruale e con l’apparato riproduttivo.
Per una panoramica degli interventi naturali in grado di favorire con delicatezza il riequilibrio dei fattori fisici implicati, consulta le voci:
- Mestruazioni abbondanti o inusuali (Menorragia, Spotting)
- Mestruazioni assenti (Amenorrea)
- Minaccia d’aborto
- Menopausa
- Endometriosi
- Pillola e soprappeso
- Interferenze tra fluttuazioni ormonali, pillola e allergie
- Vaginismo
- Bartolinite
- Policistosi ovarica
Vale la pena inoltre di tenere presente che un flusso mestruale frequente e abbondante (ma anche uno spotting regolare tra un ciclo e l’altro) possono, a causa della maggiore perdita di sangue far aumentare il fabbisogno di ferro.
Altre soluzioni
La salute dell’apparato genitale è sempre profondamente correlata con la salute generale e con la percezione globale che abbiamo di noi stesse.
Una sana attività sportiva, senza eccessi, che mantenga in salute la struttura, gli organi, la circolazione e anche il tono dell’umore, è quindi un prerequisito per una vita sessuale sana e priva di problemi, anche nelle sue manifestazioni cicliche legate alle fluttuazioni ormonali.
Per mantenere in forma i muscoli del pavimento pelvico, inoltre, sono molto indicati gli esercizi di Kegel (contrazioni e distensioni ripetute dei muscoli della zona del perineo) e la riabilitazione perineale che può essere eseguita con l’aiuto del biofeedback (una pratica ancora non abbastanza nota, ma che oggi va diffondendosi tra le ostetriche e tra i fisioterapisti più preparati).
Si tratta in entrambi i casi di esercizi utilissimi anche per l’incontinenza urinaria, che migliorano la circolazione locale e soprattutto consentono di entrare in contatto (anche a livello simbolico con la forza di una parte che spesso percepiamo come “oscura” o distante dalla nostra consapevolezza.