Indice glicemico elevato, acne assicurato!
Il tema della relazione dietetica con acne è stato a lungo osteggiato dai dermatologi, salvo diventare oggi, improvvisamente, un tema molto dibattuto ed attuale.
Eurosalus ha già proposto molti dati in questo senso, ma la relazione tra insulinoresistenza e acne sta prendendo sempre più corpo nei lavori più recenti.
In particolare citiamo un lavoro australiano per capire anche l’efficacia di una breve dieta di controllo sugli esiti acneici (Smith R et al, Mol Nutr Food Res. 2008 Jun;52(6):718-26).
Nello studio, pubblicato su Molecular Nutrition and Food Research, viene valutato l’effetto di una breve dieta con cibi a basso indice glicemico (pasti costituiti da 45% di carboidrati e 25% di proteine, a fronte di 15% di proteine con 55% di carboidrati per la dieta a alto indice glicemico).
In 7 giorni di confronto l’effetto ormonale indiretto indotto dalla dieta è evidente. L’interferenza della dieta a basso indice glicemico consente di migliorare la resistenza insulinica, di ridurre l’indice di androgeni liberi e di ridurre il carico di ILGF1 (Insulin Like Growth Factor 1, proinfiammatorio e prodegenerativo).
Anche Medscape Today ha presentato in un lavoro pubblicato su Expert Review of Dermatology una precisazione importante sul rapporto tra effetti ormonali indotti dal latte e interferenza della insulino resistenza nella attivazione ormonale.
Le diete di segnale sono quindi in realtà strumenti validi anche per questa patologia.