Le tante vie per indurre tolleranza
Tra gli strumenti del benessere il recupero della tolleranza immunologica si posiziona come uno dei più importanti a disposizione dell’organismo per mantenere la salute.
L’immunoflogosi si è dimostrata essere insieme alla insulinoresistenza una delle cause più rilevanti della attivazione dell’NF-kB e il suo controllo rappresenta una forte arma di difesa dalle malattie degenerative, dalle malattie cardiovascolari, dalla depressione, dal diabete e dall’obesità.
E una delle vie di riequilibrio è la Vitamina D3. Negli ultimi mesi numerosi lavori scientifici hanno evidenziato il rapporto interessante tra disbiosi, infiammazione intestinale, allergia e obesità.
L’ultimo numero del JACI riporta due articoli correlati a questo tema. L’editoriale (Palomares O et al, J Allergy Clin Immunol. 2011 Jun;127(6):1541-2. Epub 2011 Apr 29) stilato dai ricercatori del gruppo di Davos, tra i più avanzati nel campo dello studio immunologico al mondo, e una ricerca di un gruppo olandese sulla attivazione da parte della vitamina D3 di diversi subset di cellule T regolatorie (van der Aar A et al, J Allergy Clin Immunol. 2011 Jun;127(6):1532-40.e7. Epub 2011 Apr 17).
Alla fine le considerazioni sono semplici. La Vitamina D3, di cui sono stati recentemente discussi i valori normali, rappresenta un’ottima via di sostegno e di supporto alla tolleranza immunologica.
Essere tolleranti è meglio che avere una immunoflogosi. La tolleranza può passare attraverso tante strade: il recupero della tolleranza alimentare, l’impiego di minerali e vitamine, la riduzione della infiammazione dovuta ad adipokine.
Strumenti molto più semplici di quanto si creda e a disposizione davvero di tutti.