Sia lodato il fico! Ecco perché i fichi sono tutti da gustare
I fichi sono uno dei frutti stagionali più amati e al contempo più discussi. La loro dolcezza è infatti tanto amata quanto (talvolta) preoccupa diabetologi e attenti alla linea.
Il fico, che per questo gode una tremenda fama quando si parla di dieta, è in realtà “dolcemente innocuo” e, anzi, le sue caratteristiche invitano a farne consumo serenamente per tutto il tempo della sua stagionalità, che va in genere da luglio a ottobre.
Il fico (fresco) ha infatti un indice glicemico basso (35, in una scala da 0 a 100). Il valore diventa ancora più basso quando messo in relazione agli zuccheri contenuti nella singola porzione (“carico glicemico”).
Data la presenza di fibra (circa 3 grammi per 100 grammi) e acqua (circa il 79% del peso del fico), il contenuto di zuccheri nel frutto fresco è relativamente basso, il che ne produce un carico glicemico più che accettabile, senza paragoni, ad esempio, con quello di un qualsiasi piatto di pasta, tanto più se raffinata.
Anche le calorie che il fico apporta devono poter lasciare sereni. Le calorie per porzione sono sicuramente di più di quelle di un’insalata e comunque meno di quelle contenute nel pane o nella pasta. Inoltre, se la caloria rappresenta comunque un metodo piuttosto antico per relazionarsi alla propria salute e persino al proprio dimagrimento, quelle contenute nel fico restano calorie nutrizionalmente positive e i cui vantaggi sono decisamente troppi per essere elencati qui.
Come spesso capita con la frutta e la verdura fresca, il fico è ricchissimo di sostanze antiossidanti che lo rendono utile a carattere generale nella nutrizione di tutti giorni [J Agric Food Chem. 2010 Jun 9;58(11):6660-5. doi: 10.1021/jf100122a].
Gli effetti positivi di frutta e verdura fresca si riflettono sulla riduzione della celebre low grade inflammation (infiammazione generalizzata). Mangiare frutta e verdura fresca rappresenta infatti una delle migliori abitudini per la salute e il benessere.
Inoltre, alcuni componenti fenolici del fico sembrano avere un effetto particolare a livello metabolico, sulla riduzione dei trigliceridi e del colesterolo totale, con un aumento concomitante del colesterolo HDL (quello “buono”) [Plant Foods Hum Nutr. 2016 Jun;71(2):183-9. doi: 10.1007/s11130-016-0541-x].
Un utilizzo di questo frutto è altresì stato ipotizzato come supporto nel trattamento e nella prevenzione degli stati di depressione [Psychiatr Pol. 2015 May-Jun;49(3):435-53. doi: 10.12740/PP/29367].
Il fico può essere utilizzato (e gustato) in serenità, senza paura di ingrassare o di sbilanciare troppo la glicemia e con tutto il piacere di star facendo al proprio organismo una gradita cortesia.
Ricordo inoltre che, soprattutto in chi cerca un controllo dei propri livelli di zucchero nel sangue o stia cercando di dimagrire in maniera efficace, la cosa migliore, quando si mangiano i fichi (ma anche qualsiasi altra cosa), è farlo in concomitanza di un pasto completo, abbinando i carboidrati assunti a una bilanciata quota proteica.