Per vivere più sereni bastano quindici minuti
Probabilmente ne bastano di meno, ma così dice il risultato di una ricerca condotta dalla School of Biomedical and Health Sciences presso la University of Western Sydney.
Venti volontari tra i 30 e i 50 anni sono stati messi a svolgere separatamente le loro mansioni restando separati per un tempo superiore alle 24 ore. Un gruppo ha abbinato al lavoro normalmente svolto 15 minuti di postura yogin (o meditazione) nell’arco della giornata lavorativa, mentre il resto dei partecipanti ha svolto la propria mansione come d’uso, senza ulteriori variazioni.
Al termine dello studio, i partecipanti che avevano svolto l’esercizio di focalizzazione positiva (meditazione o mantenimento posturale yogico) hanno riportato un valore di stress percepito nettamente diminuito nei confronti del gruppo di controllo, mostrando inoltre marker di stress psicologico e fisiologico nettamente ridotti.
Se è vero che gli effetti descritti potrebbero essere mediati dalla modulazione del respiro durante una fase di parziale rilassamento, gli effetti di un quarto d’ora di focus differente sembrano funzionali nel rendere più serena la giornata.
Qualche volta basta poco per rompere una catena e instaurarne una più virtuosa, più felice.
Lo stress influisce sulle relazioni umane configurando anche il piacere e la possibilità di comunicare in maniera costruttiva con le persone a cui si vuole bene, di fare l’amore con chi è vicino, di giocare coi propri figli, oltre che la possibilità di pensare e quindi lavorare meglio (l’attivazione del sistema ortosimpatico, quello che si attiva in caso di stress, tende ad inibire le proiezioni funzionali alla corteccia cerebrale che potrebbe essere definita l’organo del pensiero), di essere più sani.
Quindici minuti sono una risorsa importante e un buon investimento se servono per essere felici, con la possibilità di cambiare quasi tutto, e di cambiarlo in meglio.